Filosofia della nave da crociera

Chi non ci ha lavorato non puo’ capire il sottile fascino della vita a bordo di una nave da crociera. Come una specie di amore odio.

Da una parte ore giornate interminabili di lavoro, sette giorni su sette, 365 giorni l’anno, dal mattino alle 7 alla sera e spesso oltre. Dall’altra proprio quel senso di lontananza dalla vita quotidiana “normale”, sempre a contatto con la vacanza (anche se di altri…), con il sole, il mare, gli stipendi niente male, le avventure, le localita’ di richiamo che mai avresti potuto vedere nella vita…

Il Fairwind a Curacao Antille Olandesi

 

In questo equilibrio della contraddizione ci stai tu, che cerchi di ingannare il tempo e te stesso, fino al prossimo porto, alla prossima spiaggia, al prossimo imbarco.

Sempre in movimento, sempre attivo, senza un attimo di pausa.

Se ti fermi in tempo e decidi di passare ad altro, rimane come un ricordo bellissimo fatto di persone che hanno condiviso le stesse fatiche ed emozioni, di posti che non vedrai mai piu’ in vita tua e di tante altre cose che ti rimangono impresse… se non ti fermi e superi la sottile linea che separa una esperienza da una scelta di vita, finisci per diventarne in qualche modo schiavo e non riuscire a staccartene mai piu’.

Questo è il destino di tutti coloro che per scelta o per necessita’ finiscono per vivere lontano da casa e dalla propria famiglia per 9 mesi l’anno.

Ma a 20 anni, l’emozione della grande nave bianca che entra a Curacao (Antille olandesi), le spiagge di St. Thomas, di Antigua, di Aruba… i pesci volanti di Barbados, i delfini che si tuffano sulla prua, tutto questo senti che difficilmente potrai riviverlo.

Ma… bando alla malinconia, è ora di salire a bordo, la nave sta partendo e un altro porto ci aspetta !

 

 

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